La Lomellina interroga il Pnrr: quali risultati concreti per le imprese del territorio?

Il Premio fedeltà al lavoro artigiano che Confartigianato Imprese Lomellina organizza per domenica 19 ottobre al Castello Sforzesco di Vigevano assume quest’anno una valenza particolare. Accanto alla tradizionale celebrazione di 23 artigiani lomellini che hanno attraversato tre decenni di trasformazioni economiche, l’associazione ha scelto di aprire una riflessione strutturale sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e il suo impatto reale sul tessuto produttivo locale.

La tavola rotonda “Fondi, opere, futuro – Il Pnrr e l’impresa in Lomellina”, in programma nella Sala del Duca a partire dalle 10, non sarà un esercizio retorico. Luigi Grechi, presidente di Confartigianato Imprese Lomellina, delinea con precisione le ragioni di questa scelta tematica.

«Stiamo attraversando una modifica strutturale del tessuto produttivo, con crisi profonde che investono comparti storici come la meccanica, il tessile e il calzaturiero. Il Pnrr nasceva con l’ambizione di portare il sistema Paese su livelli di competitività superiori. Ci è sembrato doveroso, a questo punto del percorso, verificare se questi strumenti possano rappresentare una risposta strutturale per settori che affrontano difficoltà paragonabili, per intensità, a quelle del periodo pandemico».

L’ANALISI NECESSARIA

La riflessione di Grechi tocca un nervo scoperto del dibattito pubblico italiano. «Il confronto nazionale si è concentrato prevalentemente su aspetti procedurali: richieste di posticipo, annunci sull’arrivo di nuove tranche. Ma quali sono i risultati tangibili sul territorio? Come sono stati impiegati concretamente questi fondi a beneficio anche delle nostre imprese? Quali prospettive di cambiamento competitivo ha generato questo investimento straordinario, considerando anche le riforme annunciate?».

Il presidente non nasconde perplessità: «Le riforme strutturali promesse tardano a manifestarsi. Nel frattempo, le imprese affrontano dazi, tensioni geopolitiche, crisi energetiche. La rete delle Pmi, che costituisce l’ossatura vitale dei territori e presidia le aree interne a rischio spopolamento, necessita di risposte concrete, non di narrazioni».

I PROTAGONISTI DEL CONFRONTO

La discussione vedrà convergere prospettive complementari. Massimiliano Serati, dean della Liuc Business School, porterà l’analisi accademica sui meccanismi di implementazione dei fondi europei. Licia Redolfi, dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia, fornirà il quadro analitico regionale e locale basato su dati concreti ed Eugenio Massetti, vicepresidente vicario nazionale di Confartigianato Imprese, tirerà le somme, portando una visione più ampia sulle trasformazioni in atto.

IL RICONOSCIMENTO ALLA CONTINUITÀ

I 23 imprenditori che riceveranno il Premio rappresentano la resilienza del sistema artigiano lomellino. Trenta anni di attività – dal 1995 al 2025 per la maggioranza, dal 1993 per Giuliano Sanviti – attraversando crisi finanziarie globali, recessioni, pandemia, choc energetici.

Dal comparto edilizio emergono Valentino Alesiani e Andrea Pirovano della Impredil di Vigevano, Massimo Mantoan di Valle Lomellina, Luciano Basilio Truglio di Cassolnovo. La meccanica è rappresentata da Fabrizio Borsani di Cassolnovo, Albertino Olivieri di Vigevano, Gianfranco Cassineri di Candia Lomellina (presente il figlio Luca).

Il settore automotive vede premiati Mauro e Paolo Gennari con Elio Sacchetto della S.G. di Gambolò, Giuliano Sanviti di Borgo San Siro, Franco Tassi di Vigevano. L’artigianato specializzato conta Roberto Gaviglio (impianti elettrici), Alessandro Pigozzo (termoidraulica), Filippo Laverone (restauro), Fabrizio Rasore (manutenzione macchinari per legno), Marco Rossi (tinteggiature).

Il comparto calzaturiero, storico della zona, è rappresentato da Iolanda e Pasquale Alfonsi (protesi ortopediche) e Simone Mazzucchelli (componenti per calzature). Completano il quadro Danilo Scansetti (pasticceria artigianale), Anna Maria Spiccia (acconciatura), Stefania Orsini (estetica).

LA MEMORIA E IL FUTURO

Durante la cerimonia sarà consegnata a Maddalena Sala, dell’Istituto di istruzione superiore “Caramuel-Roncalli”, la Borsa di Studio Angela Picchi, testimonianza dell’attenzione che Confartigianato Lomellina riserva alla formazione delle nuove generazioni, elemento cruciale per la continuità del sistema produttivo territoriale.

L’appuntamento di domenica 19 ottobre (ore 10, Sala del Duca del Castello Sforzesco di Vigevano, ingresso consigliato da Corso della Repubblica) si configura quindi come momento di bilancio e prospettiva. Un’occasione per misurare la distanza tra le ambizioni del Piano di ripresa e la realtà delle imprese che, ogni giorno, mantengono vivo il tessuto economico della Lomellina.

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